Regia di Bo Arne Vibenius vedi scheda film
Celebre, ormai, film svedese di exploitation, reso importante, se così si può dire, dall'amore che ne riserva Tarantino.
L'immagine della protagonista in impermeabile nero e benda sull'occhio si scorda difficilmente, così come il suo fucile a canne mozze. Ora, intendiamoci, non è niente di speciale, ma potremmo definirlo un bel saggio di cinema di serie b, con tutte le caratteristiche precipue del genere exploitation, tra cui il sesso, la violenza efferata, l'insensibilità. Insopportabili sono, però, i lunghi ralenti nel momento delle uccisioni, mentre efficaci risultano i silenzi e la vendetta finale su Tony, preceduta dalla tortura con accanimento sul ginocchio. Eppure Madeleine affida la morte del suo protettore ad un cavallo, quasi a non voler nemmeno sporcarsi le mani per un individuo tanto subdolo e piccolo.
Bel film, non c'è che dire, ma si poteva fare di più.
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