Regia di Don Siegel vedi scheda film
L'Invasione Degli Ultracorpi è un film di Don Siegel del 1956. Viene considerato come uno dei più grandi film di fantascienza di tutti i tempi. Venne girato con un budget ridottissimo e questo causò la totale mancanza di effetti speciali in favore di un maggiore uso della suspense. All'epoca si pensò che il film fosse un monito sul grande nemico degli USA, il comunismo, che rendeva schiavo il popolo americano.
Il capolavoro massimo della fantascienza. Un film agghiacciante, senza effetti speciali ma con un uso della suspense davvero eccelso. Basta vedere i visionari primissimi piani degli attori o lo scioccante finale.
Un uomo in stato di apparente pazzia viene portato in una clinica psichiatrica. Un dottore gli chiede di raccontargli come mai si trova li. L'uomo gli racconta cos'ha passato la settimana prima. Il suo nome è Miles Bennell, ed è un dottore. Dopo essere tornato nella cittadina di nascita, Santa Mira, Bennell avverte qualcosa di strano. Tutti gli abitanti sembrano non avere più emozioni. Parallelamente a questa strana psicosi di massa, cominciano ad apparire nei campi degli strani bacelli. Che cosa sono? Da dove vengono? I due fatti sono collegati? Cosa sta succedendo a Santa Mira?
Una regia davvero perfetta. Non un momento di pausa, un attimo di riflessione. Un odissea nell'orrore dell'ignoto che descrive in maniera raggelante la più grande paura dell'uomo, la spersonalizzazione. Come dimenticare infatti sequenze come quella nella serra o l'inseguimento finale fino all'autostrada?
Davvero ottimo. Ruolo non semplice, portato da McCarthy fino ad una vetta parossistica davvero disturbante, in un finale morboso all'inverosimile.
Se la cava anche lei. Riesce a reggere la parte superando ampiamente la sufficienza.
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