Regia di Takashi Shimizu vedi scheda film
Ha una bella partenza, The Grudge 2, secondo episodio americano della saga iniziata da Takashi Shimizu nel 2002 in Giappone con Ju-on: Rancore e proseguita con Rancore 2: un appartamento anonimo di Chicago, una casalinga, il marito iracondo che reclama la colazione, la donna esasperata che si ribella e, dopo, si siede in silenzio a bere il caffè. Titoli, e poi siamo sbalzati tra le adolescenti civette dell'International High School di Tokyo, decise a entrare con una nuova arrivata robusta e impacciata nella casa maledetta del primo film. A queste due tracce narrative si aggiungono altri personaggi e una terza storia, centrale, imperniata sulla sorella di Sarah Michelle Gellar spedita a Tokyo dalla madre inferma per recuperare la malconcia protagonista di Grudge 1. Per quanto tutte piuttosto risapute e debitrici sia all'horror giapponese che a quello occidentale (dalla consueta doccia ad atmosfere polanskiane), le scene a effetto e i colpi bassi funzionano, sostenuti soprattutto dal raffinato impianto visivo di Shimizu. Peccato che il collegamento tra i singoli episodi sia pretestuoso ed evanescente: la parte ambientata a Chicago (che è la più inquietante e misteriosa) resta sospesa nel nulla.
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