Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
La guerra (in questo caso la 2^ guerra mondiale), con i suoi orrori e le sue grandezze, è stata gia ampiamente descritta da centinai di registi (bravi e non), ma il nostro Clint riesce ad approcciarsi all'argomento con fantasia, raccontando la storia di un'immagine simbolo dell'epica americana moderna e del suo cinico sfruttamento a fini propagandistici/economici; in questo turbine gli uomini, con le loro piccole storie, non possono che finire schiacciati ed, alla fine, dimenticati. La guerra moderna, infatti, rifugge l'ndividualismo omerico dell'eroe unico, dolente e sempre riconoscibile e celebrato dopo la sua morte: tutto è indistinto, le masse sono informi e gli uomini sono solo degli utili comprimari. Tornando al film, la regia e la sceneggiatura sono ottime e la fotografia, con i suoi chiaroscuri, è solida ed emozionante (indimenticabili le immagini dell'isola di Iwo Jima durante l'attacco alleato). Un' ottima variazione sul tema.
Originale.
Ottima.
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