Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Grande film di Clint Eastwood (facente parte di un dittico straordinario per concezione), sempre molto intimista nel rappresentare i personaggi, sempre aperto alla storia, al presente ed all'universalità della vità.
Mai (o quasi) dozzinale come altri, seppur bravi, colleghi.
Un film sulla guerra non spettacolarizzato, ma neanche troppo arcigno da comprendere, sa cosa e come raccontare, arrivando al sodo con decisione e comunque perizia.
Bello ed avvolgente dall'inizio alla fine, con tante scene che non possono che essere ricordate per significati e comunque cura della componente destinata allo sguardo.
Obiettivo (nei limiti del caso), grandioso e di gran cuore.
Discreto.
Interpretazione di buon livello.
Se la cava, pur non lasciando il segno.
Bella prova per contenuti, impegno e risultati.
Terzo capolavoro consecutivo per lui, ufficialmente candidato per essere il miglior regista vivente. Intelligente nella messa in scena, coraggioso perchè riesce a rimanere obiettivo, sentimentale perchè in pochi sanno presentare le emozioni come sa fare lui.
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