Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Remake di “Gli invasori spaziali” del 1953 è un pessimo horror, infarcito di effettacci mal riusciti (i mostri sono da cartoons) e dialoghi inconsistenti. Non si salvano né la regia né gli attori. Sprecato il cast sulla carta promettente con Karen Black e Louise Fletcher. La prima è sempre azzeccata per il genere horror ma non si solleva oltre la mediocrità del film. La Fletcher ha vissuto una stagione felice negli anni ’70 con l’oscar per il ruolo dell’acida e inflessibile infermiera di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Imprigionata in questo cliché ha sempre interpretato parti di donna inquietante e crudele e partecipato a horror, thriller o commedie adolescenziali in cui impersonava sempre la malvagia vecchia megera di turno. In questo film già sfatta e in decadenza interpreta il suo personaggio tipico di vecchia direttrice scolastica severa e odiosa "asservita" agli alieni. Vestita e acconciata orrendamente, dà il peggio di sé pronunciando frasi senza senso e abbandonandosi a ghignanti risate sardoniche per finire come merita “ingoiata” e “divorata” da uno dei mostri orribili di cui è divenuta complice. Da evitare accuratamente.
Molto.
Volto particolarissimo con lineamenti marcati e occhi espressivi. La Black dopo aver lavorato negli anni ’70 con grandi del calibro di Altman, Hitchcook e Rafelson in ruoli drammatici e con buoni riscontri è passata via via verso l’horror grazie anche al suo volto affascinante e inquietante. Particolarmente adatta a ruoli ambigui o di personaggi “spaventosi o spaventati”: ora perfida e pericolosa strega ora vittima di qualche spirito malvagio, in questo horror mal riuscito, anche lei va alla deriva; questa volta Karen è dalla parte dei buoni e alla vista degli alieni esprime tutto il suo terrore spalancando la bocca e facendosi uscire gli occhi fuori dalle orbite in modo grottesco e involontariamente ridicolo.
Il solito bambino alle prese con gli extra-terrestri.
Senza infamia e senza lode.
Tobe Hopper è un buon mestierante del cinema horror, ma qui la sua regia manca completamente di inventiva e dell’ironia che rende accettabili altri suoi film come “Poltergeist”.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta