Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Questo è il cinema con la c maiuscola!
L'agente pubblicitario Roger Thornhill si trova per puro caso coinvolto in una vicenda di spionaggio ed è costretto a fuggire da una città all'altra inseguito dalla polizia e dagli uomini di un'organizzazione segreta che cerca di eliminarlo, aiutato soltanto dalla misteriosa Eva Kendall, una donna incontrata per caso su un treno. Ma la situazione è più complessa di quanto sembra.
Uno tra i massimi capolavori di Hitchcock, che tiene incollato lo spettatore allo schermo dall'inizio alla fine, mix perfetto di azione, ironia e romanticismo.
Il film è costruito intorno ad alcuni temi tipici del regista inglese: lo scambio di persona, l'inganno, l'impossibilità di provare la propria innocenza, l'uomo comune schiacciato suo malgrado da meccanismi superiori.
La tensione rimane alle stelle per tutta la durata del film, alimentata dal susseguirsi di colpi di scena, scambi di persona e rivolgimenti, mentre l'intrigante e finissima sceneggiatura di Ernest Lehman non sbaglia un colpo.
Gli attori sono poi al massimo della loro forma: il brillante Cary Grant ha classe da vendere, la manifica Eva Marie Saint "sparge la sua sensualità come se fosse ddt", mentre James Mason interpreta con insuperata raffinatezza ed eleganza l'inquietante Philip Vandamm.
Innumerevoli le scene d'antologia: basti pensare alla sequenza nel deserto, dove la suspense nasce proprio dall'assenza di tutti gli elementi che solitamente la determinano, alla paradossale scena dell'asta, all'indimenticabile finale sul Monte Rushmore etc...
Questo film è, oltre che una geniale summa del cinema di Hitchcock, un meccanismo a orologeria congegnato alla perfezione sia sul piano narrativo che su quello tecnico: non bisogna infatti dimenticare le spettacolari musiche di Bernard Herrmann, l'ottima fotografia e gli originalissimi titoli di testa di Saul Bass.
Si puó quindi definire Intrigo internazionale un capolavoro assoluto, vero e proprio esempio di cinema puro, arte per arte.
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