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Intrigo internazionale

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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GARIBALDI1975

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La recensione su Intrigo internazionale

di GARIBALDI1975
6 stelle

 

Al 67º posto della classifica dei migliori film IMDb compare “Intrigo internazionale”, con un punteggio di 8.4 su 10. Giudicato internazionalmente il secondo tra i migliori film di Alfred Hitchcock (ovviamente secondo a Psyco). Il film si concentra su due dei temi cari al Grande Maestro Alfred Hitchcock: lo scambio di identità e lo spionaggio durante la guerra fredda. Carey di Grant interpreta il protagonista Roger Thornhill, un pubblicitario che viene rapito a causa di uno scambio d’identità, in quanto ritenuto la pericolosa spia chiamata George Kaplan. Thornhill inseguito dei suoi cacciatori attraverserà l’America da New York al Dakota, passando per Chicago e incontrerà lungo la strada la seducente Eva Kendall (Eva Marie Saint), di cui ovviamente si innamorerà.

 

Cary Grant

Intrigo internazionale (1959): Cary Grant

 

Ferma e impregiudicata l’opinione universalmente condivisa che riconosce alle opere del Grande Maestro Alfred Hitchcock un altissimo valore cinematografico, idea alla quale mi associo per la filmografia in genere del regista; con sincerità non credo che “Intrigo internazionale” sia tra i suoi migliori film, tutt’altro. So di scrivere qualcosa di impopolare e che scatenerà, probabilmente, l’animosità dei tanti fan di Hitchcock (di cui anch’io faccio parte), ma il film mi ha lasciato deluso per quanto riguarda la suspense, la capacità di coinvolgimento, poche volte ho sentito la sensazione del pericolo o dell’intrigo, ho avvertito una sceneggiatura inadeguata a creare un thriller. Ha tradito fondamentalmente le mie altissime aspettative.

 

Durante la prima mezz’ora di film ero eccitatissimo, mi ha catturato e occasionalmente mi ha fatto anche ridere nel vedere il cameo di Hitchcock, Cary Grant alla guida ubriaco e il suo successivo arresto. Il film ha iniziata una piega mediocre con l’entrata in scena della madre di Thornhill (Jessie Royce Landis), in un ruolo che ho avvertito stucchevole e inutile. Non solo il fatto che trattasse suo figlio come un bambino l’ho trovato inappropriato, ma non l’ho trovata divertente, in definitiva sembrava poco credibile nel ruolo assegnatole, in quanto, in realtà, l’attrice è solo sette anni più grande rispetto a Cary Grant. Insomma un personaggio sceneggiato e gestito proprio male. Da allora in poi, anche se ci sono state scene divertenti, in definitiva quasi mai ho avvertito un ‘autentico’ senso del pericolo o dell’intrigo. Quelli che dovevano essere dei colpi di scena erano assolutamente prevedibili, non mi sono quasi mai sorpreso e anche la suspense latitava. Insomma, per me trattasi di un Hitchcock minore.

 

Cary Grant

Intrigo internazionale (1959): Cary Grant

 

Nonostante la premessa su tutte le mie riserve riguardanti le criticità di un film giudicato dai più un ‘capolavoro’, non voglio dare l'impressione di ritenere “Intrigo internazionale” un brutto film, perché certamente non lo è. La scenografia e i movimenti di cinepresa rispettano gli altissimi standard tipici di Hitchcock. Altri lati positivi ne derivano dal fatto che questo titolo, rispetto ad altri, è più orientato a privilegiare l’azione, il dialogo, il viaggio. Da incorniciare sono certamente le scene dell’attentato con il biplano (queste sì davvero memorabili) e il culmine finale sul Monte Rushmore (ricostruito). Anche la colonna sonora di Bernard Herrmann è azzeccatissima.

 

Eva Marie Saint

Intrigo internazionale (1959): Eva Marie Saint

 

L’interpretazione tra alti e bassi mi è sufficientemente piaciuta. Carey Grant ha interpretato bene l’uomo d’affari che inavvertitamente viene catapultato in una storia assurda, ma nelle scene di azione mi ha convinto molto meno. Nel complesso, però, è indiscutibile che Cary Grant abbia un carisma, uno stile e una grazia originalissimi, in grado di saturare l’attenzione dello spettatore. Eva Marie Saint è stata l’attrice giusta per il suo personaggio. James Mason ha la faccia del cattivo per antonomasia. Il resto del cast passa quasi inosservato.

 

James Mason

Intrigo internazionale (1959): James Mason

 

In definitiva, penso che “Intrigo internazionale” è un film girato molto bene, ma viceversa in più occasioni mi ha pure annoiato. Il problema maggiore deriva dalla sceneggiatura, che presenta dei limiti evidenti. Insomma, saranno state le alte aspettative generate dalle altissime posizioni in classifica, sarà stato il nome dell’autore e regista, ma alla fine del film la delusione è stata significativa, sebbene da un punto di vista dell’immagini, non possono che sottolinearsi tutti gli aspetti positivi sopra menzionati. Al termine lo giudico un film sufficiente, tra alti e bassi.

Anche la frase di chiosa evidenzia tutti i limiti della sceneggiatura (Lui: Coraggio signora Thornihill … Lei: Oh Roger già è ridicolo. Lui: Si lo so, ma sono un sentimentale).

 

So di essere impopolare, ma non penso di essere l’unico a pensarla così!

 

 

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