Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Roger Thornhill (Grant), un tranquillo pubblicitario newyorchese, diventa vittima di uno scambio di persona: gli 007 sovietici lo credono un'agente della CIA ormai prossimo a mettere una spia sovietica con le mani nel sacco, mentre la polizia lo crede responsabile dell'omicidio di un diplomatico statunitense. Se la caverà anche grazie all'aiuto di una seducente doppiogiochista dei servizi segreti americani (Eva Marie Saint).
Da un soggetto di Ernest Lehman, Hitchcock ricava un film dalla trama fittissima, eppure esemplare nella sua linearità, aggiungendo alla consueta suspense (la scena in cui un biplano tenta di eliminare Thornhill è da antologia) elementi comici (esilarante la scena in cui uno strepitoso Cary Grant mette scompiglio durante un'asta, ripresa poi in Intrigo a Stoccolma) e persino erotici ("la scena conclusiva, in cui il treno che trasporta i coniugi penetra in una galleria contiene una trasparente allusione sessuale", Di Giammatteo).
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