Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
E' la spy-story per eccellenza e per il semplice motivo che Hitchcock realizza una storia fine a se stessa. Non gli interessa dare connotati politici alla vicenda (c'è un solo accenno alla guerra fredda e null'altro) ma solo mostrare una struttura intricata e oscura e rivelarne poco alla volta i meccanismi, quasi un esercizio di stile. Lo spettatore è costretto ad identificarsi col protagonista (ed il sornione ed affascinante Grant facilita parecchio il compito in tal senso) perché come lui viene sommerso da una serie di eventi, di nomi, di casualità che appaiono totalmente inspiegabili per la maggior parte del film. Solo quando verrà rivelata la vera identità di Kaplan, si potrà godere con consapevolezza dei nuovi ingranaggi messi in moto dal regista, passando su un altro livello di comunicazione. La prima parte è puro spionaggio, la seconda invece sarà fatta da azione e colpi di scena. Non è difficile trovare subito chi sia l'infiltrato che i servizi segreti hanno messo nell'organizzazione criminale ma malgrado ciò il film ha un forte tasso di imprevedibilità e si lascia guardare con grande piacere nonostante le oltre due ore di visione.
Buona ma disturbante in alcuni frangenti con la sua rumorosità.
Ridurrei gli innesti romantici.
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