Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Chi ci deve essere dietro una macchina da presa per rendere interessante perfino la sagoma di un uomo che gira e rigira per 5 minuti attorno ad una villa o che guarda le macchina passare in una landa desolata per la stessa durata? Ovvio, Alfred Hitchcock! “Intrigo Internazionale” è uno dei film migliore del regista inglese, che dispensa tensione per tutta la durata della pellicola. Attraverso i classici topoi del suo cinema (l’entrata in medias res, il ricorso a situazioni apparentemente inconciliabili che lentamente si saldano, l’uso di un oggetto – spesso ripreso in dettaglio – che nel caos più totale sventa il pericolo, lo scambio d’identità, il finale ricco di tensione irrimediabilmente con happy end) Hitchcock allestisce un film di prim’ordine in cui la coppia Cary Grant (pubblicitario - talvolta chiamato impropriamente pubblicista) e Eve Marie Sant (una misteriosa donna incontrata per caso su un treno) combattono il perfido James Mason e la sua organizzazione criminale. Di mezzo c’è anche il controspionaggio, per un intreccio di vicende torbide quanto appassionanti.
Alcune scene mitiche sono il freeclimbing sul monte Rushmore tra le effigi dei quattro famosi presidenti americani, la fuga in auto completamente ubriaco, ma soprattutto la fuga di Cary Grant dall’aeroplano assassino tra i campi di grano. Capolavoro con trovate che ispireranno numerosi film in futuro.
Non come in altre occasioni, ma il fido Herrmann compie il suo dovere anche stavolta...
Perfetto
Ottimo antagonista, anche se ha sempre la solita espressione, ha carisma da vendere
Veramente brava nel ruolo di doppiogiochista...
Al limite della perfezione
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