Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Azione, commedia, giallo, dramma, condensati in maniera irripetibile.
E' praticamente impossibile trovare una sola smagliatura, una sola imperfezione, in "Intrigo internazionale". E' una perfezione che però va ben oltre la mera estetica e tecnica cinematografica, ed investe invece tutti i sensi dello spettatore, che come forse solo in altre 5-6 opere della storia del cinema, esce dalla visione inebriato ed estasiato, nella certezza che meglio di così proprio non si possa fare. Hitchcock attinge a piene mani dal meglio del suo cinema: troviamo elementi di "Notorious", "Il club dei 39", "Io ti salverò", "Sabotatori", "Il sospetto", "L'ombra del dubbio", che sembrano sublimati in questa opera omnia. Hitchcock depura inoltre totalmente la sua opera da un po' di stantia retorica patriottica tipica di certo suo cinema degli anni '30-'40, e quel che rimane è un enorme, conturbante, divertentissimo ma estenuante gioco nel quale lo stesso spettatore rimane fatalmente coinvolto. Mai come in questa occasione temiamo per la vita dell'improvvisato eroe: i colpi di scena, i nemici, le trappole si susseguono senza un attimo di tregua sino all'audace finale, indovinato oltre ogni più rosea previsione. Hitchcock taglia tutte le cerimonie e salta direttamente dal pieno dell'azione all'happy end, sfrondando l'opera da propaggini inessenziali, arrivando sempre al cuore dei fatti dritto come un proiettile.
E' il più grande film di Hitchcock e anche uno dei più grandi film mai realizzati.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta