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Ricky Bobby la storia di un uomo che sapeva contare fino a uno

Regia di Adam McKay vedi scheda film

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La recensione su Ricky Bobby la storia di un uomo che sapeva contare fino a uno

di Paul Hackett
6 stelle

Francamente non capisco le stroncature degli amici che mi hanno preceduto: è evidente che la comicità demenziale (e abbastanza demente) di "Ricky Bobby" non sia per tutti i gusti ma è altrettanto evidente che, nel suo genere e a patto di non prenderlo sul serio, il film di Adam McKay sia assolutamente godibile e divertente. Will Ferrell, uno dei membri del celeberrimo "frat pack", il gruppo di nuovi comici emergenti del cinema americano comprendente anche Ben Stiller, Steve Carell, Vince Vaughn e i fratelli Wilson, può non piacere ma è una vera forza della natura, la sua espressione idiota ma bonaria è una delle cose più divertenti che ci siano oggi in circolazione. Alla produzione esecutiva c'è Judd Apatow, regista di "40 anni vergine" e "Molto incinta" che, in pochi anni, sta diventando uno dei nomi chiave della nuova comicità americana, inconfondibile nella sua bizzarra mescolanza di volgarità e buoni sentimenti. Certo: "Ricky Bobby" è un film di una cretinaggine assoluta, da guardare solo e soltanto a cervello rigorosamente spento, ma se si ha l'accortezza di osservare attentamente questa profilassi, il film diverte e anche parecchio. Bella anche la colonna sonora rock, peccato solo per la parte centrale della pellicola con qualche lungaggine di troppo, voto sufficiente.

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