Regia di Ruggero Deodato vedi scheda film
Un film davvero brutto, eppure redditizio al botteghino, questo Ondata di piacere, che qualche accanito sostenitore di Deodato ha voluto paragonare in qualche modo a Il coltello nell'acqua di Polanski (1962). Ma se quello era un film rivoluzionario (legato alle 'nuove ondate' cinematografiche di quegli anni, fortemente critico della borghesia polacca contemporanea), questo è un lavoruccio radicalmente reazionario, vecchio e bolso nelle presunte provocazioni (sesso e violenza), incapace di lasciare alcun tipo di segno a causa della povertà dei mezzi e dell'altrettanto palese miseria registica (qui probabilmente Deodato è a uno dei suoi minimi storici, poichè non è mai stato del tutto uno sprovveduto). Silvia Dionisio, la moglie del regista insomma, è la star sul cartellone; accanto a lei c'è un tris di (altri) mestieranti della recitazione, composto da John Steiner, Al Cliver e Elizabeth Turner; se le interpretazioni vacillano è comunque anche colpa della superficialità della storia e dell'insulsaggine dei dialoghi (sceneggiatura firmata da Fabio Pittorru e Franco Bottari, da un soggetto di Lamberto Bava e Gianlorenzo Battaglia). Colonna sonora discutibile (il barzotto tema centrale non si accosta granchè bene con le atmosfere da thriller erotico che il film presupporrebbe) di Marcello Giombini. Le riprese sott'acqua sono l'unica cosa che si salva di novanta deliranti minuti di mogli porcellone e mariti allegri in mezzo al mare. 2/10.
Una coppia invita un'altra coppia, conosciuta per caso, a fare un weekend in barca sul mare. La breve vacanza diventa l'occasione per un immediato scambio di coppia e per sfogare tutto il sadismo del padrone della barca.
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