Regia di Wolfgang Reitherman vedi scheda film
Liberissimissimamente ispirato al romanzo di Kipling "Il libro della giungla" rappresenta l'ultimo film di animazione supervisionato dallo stesso Walt Disney che morì nello stesso anno in cui il film uscì nelle sale di tutto il mondo, il ritmo frizzante degli avvenimenti e l'assoluta simpatia dei personaggi animali modellati su figure umane lo rese all'istante uno dei classicissimi più amati dai seguaci dell'animazione a stelle e strisce pur non avendo le caratteristiche socioeducative che la matrice letteraria possiede.
L'impianto avventuroso che caratterizza il romanzo è sostituito dal ritorno a casa di Mowgli che è un Tarzan al contrario: il personaggio indeato da Burrowghs è un figlio della giungla che ha sviluppato i muscoli e la capacità di dominare la fauna e la natura che lo circonda mentre Mowgli allevato da un branco di lupi è un esserino ingenuamente coraggioso che pensa di poter vivere a contatto con le insidie della giungla senza immaginare nemmeno quanto sia indifeso mingherlino com'è, per questo Bagheera il panterone che lo ha affidato ai lupi quando era in fasce, ora che ha quasi raggiunto la pubertà, ha deciso di condurlo al villaggio degli uomini.
Il viaggio di Mowgli è ricco di incontri con molti amici ed alcune insidie mentre la minaccia della tigre Shere Khan che teme a sua volta la brutalità dell'uomo aleggia sulla sua testa.
Il valore aggiunto del film secondo me è l'assoluta valenza comica e musicale che scaturisce dai personaggi irresistibili che Mowgli incontra: l'orso Baloo e Re Luigi l'orango fanno scompisciare nella scatenata sequenza del tempio in cui il boogie "Voglio esser come te" smuove i muscoli e le corde vocali del folto gruppo di quadrumani, l'entrata in scena di Baloo mascherato da scimmia è eccezionale tanto quanto l'esecuzione del suo cavallo di battaglia "Lo stretto indispensabile" con il quale insegna la sua filosofia di vita a Mowgli, più tiepidi Kaa il pitone e la pattuglia di elefanti del generale Hathi.
Un discorso a parte meritano Shere Khan e gli avvoltoi: adoro Shere Khan con quel mentone sporgente, quando mette sotto Kaa, con quell'aria da lord inglese, la voce baritonale e l'ironia con cui squote il muso quando origlia il discorso fra Bagheera e Hathi mentre il pachiderma afferma che la tigre è sicuramente a chilometri di distanza, amo motlo più Shere Khan che vuole affermare la sua territolrialità e far di un sol boccone quel perfetto idiota di Mowgli sicuro del fatto che vivere nella giungla sia facile come sbucciare una banana, gli avvoltoi invece sono gli alter ego dei Beatles, questa idea scaturita dall'enorme successo che il quartetto inglese aveva ricevuto negli anni sessanta fu sviluppata solo in parte visto che il brano a cappella "Siamo i tuoi amici" non fu poi cantato da loro proprio per decisione dello stesso Disney ma le figure dei quattro rapaci e soprattutto le voci nella versione originale dal fortissimo accento british rimandano chiaramente ai quattro ragazzi di Liverpool che si possono distinguere così: Buzzie quello senza capelli doppiato da Carlo Romano è Ringo, il biondo Flaps è Paul, lo slungagnone Dizzy con la frangia sugli occhi è George mentre Ziggy quello doppiato da Oreste Lionello che vuole svolazzare sopra il centro della giungla è John, lo scambio fra Buzzie che chiede in continuazione: "Allora cosa facciamo?" e Flaps che risponde all'infinito : "Non lo so tu cosa vuoi fare?" è irresistibile.
Il finale è molto bello: c'è lotta, commozione, sollievo ed ovviamente la scoperta per quel tonto di Mowgli che tira più un pelo di..... che un casco di banane, come detto dal saggio Bagheera a Baloo :"Ma tu la sposeresti una pantera?".
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta