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Volontari per destinazione ignota

Regia di Alberto Negrin vedi scheda film

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La recensione su Volontari per destinazione ignota

di mm40
4 stelle

Lucania, epoca fascista. Alcuni rappresentanti dell'esercito arrivano in un paesino a reclutare soldati per colonizzare l'Africa. Una missione di poco rischio e ben pagata: gli uomini del luogo, miseri e ignoranti, lottano fra loro per essere assoldati. Quando il manipolo parte, però, si scopre la vera destinazione, dove si combatte un conflitto molto peggiore: la Spagna.

 

Alberto Negrin lavorava già da una decina d'anni per la Rai, quando ha potuto mettere in scena questo film non privo di spunti interessanti; Volontari per destinazione ignota - soggetto e sceneggiatura dello stesso regista - è un racconto crudo delle missioni belliche internazionali dell'epoca fascista, epoca già lontana anni luce in quel 1977, ma ancora così tremendamente presente e vicina per molti altri versi. L'idea di morire per (colpa di) un ideale non era in effetti nulla di tanto bizzarro negli anni di piombo, anni peraltro contraddistinti da una recessione (era la cosiddetta 'austerity') che senza troppa fatica riesce a rendere concepibile l'assunto di partenza della storia qui raccontata da Negrin: l'arruolamento volontario per racimolare qualche soldo. Tutto il resto nel frattempo è cambiato: lo scenario politico e sociale italiano è completamente diverso, ma lo spirito di un lavoro come questo non è poi così avulso dalla sua contemporaneità. Nel cast brilla la presenza del giovane, ma già piuttosto quotato Michele Placido, bravissimo (anche) qui, mentre fra gli altri nomi principali si possono citare Pietro De Vico, Cristoforo Chiapperini, Vito Passeri, Severino Stella e Caterina Ventura. Se i contenuti del film sono interessanti e degni di nota, purtroppo però la forma è quella piatta degli standard televisivi, trattandosi per l'appunto di una fiction destinata alla visione da parte di un pubblico casalingo. Negrin, non nuovo a lavori di un certo impegno civile, cambierà registro per il suo progetto successivo, sempre targato Rai: il thriller/giallo Bambole: scene di un delitto perfetto (1980). 4/10.

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