Regia di Trey Parker vedi scheda film
Fine Ottocento, il minatore Alferd Packer parte con cinque valorosi colleghi verso il Colorado, in cerca di nuovi giacimenti d'oro. Durante il viaggio però la spedizione si perde e il gelo e la fame costringono Packer a uccidere i suoi compagni per nutrirsene: sarà l'unico a sopravvivere.
Sette canzoni possono fare un musical? Secondo gli autori di questo Cannibal! - The musical sì, ma i dubbi permangono anche dopo la visione del film. Poca musica e neppure tanto convincente compone la colonna sonora della pellicola; la disposizione dei brani e la ripetizione dei temi principali andrebbero riviste: troppo lunghe le pause fra un cantato e l'altro, pochi ritornelli degni di tale definizione. E, infine, per essere un prodotto a firma Troma e con l'incipit sanguinolento che propone, Cannibal! è davvero un'opera ben poco brutale e truculenta come il pubblico di un lavoro di tale stampo giustamente richiede. Se questi erano i difetti principali, al di là dell'impostazione volutamente e forzatamente poveristica del film, di certo non mancano comunque pregi e note di merito: tanto per cominciare stiamo parlando di un regista/sceneggiatore/protagonista/autore di testi e musiche di appena 24 anni, Trey Parker, e di un co-protagonista (co-produttore e si suppone co-sceneggiatore) di 22, cioè Matt Stone; il duo farà ben presto coppia fissa per il successo planetario della serie a cartoni animati South Park, dedicando tempo di quando in quando anche a estemporanei progetti cinematografici. Che ci sia del buono è chiaramente visibile già qui, ma francamente Cannibal! non lascia il segno quanto si potrebbe supporre; a salvare in parte il lavoro contribuisce un finale nel quale le musiche prendono il primo piano (finalmente! nel senso della parola) e anche i meccanismi comici sembrano maggiormente curati e affinati. Ma l'ora e mezza di durata è in effetti costellata di momenti di scarso spessore dal punto di vista dei contenuti (che sono tutto, per un lavoro dichiaratamente e orgogliosamente a budget infimo) e, quanto è peggio, gag che sono sostanziali riempitivi, fra il già visto e la 'risata a denti stretti'. In seguito al successo di South Park il musical è stato effettivamente tradotto per la scena teatrale e portato in giro per tutto il mondo. 4/10.
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