Nadezhda, ex pilota ed eroina ora dirige un istituto. Segnata dalla perdita del suo amore, durante la battaglia che l'ha resa celebre, non regge i rapporti umani e torna spesso al club di volo.
Note
L'autoritarismo (incarnato da Nadezhda) fallisce con i giovani e si riduce a malinconia di un tempo più vitale.
“Quando gli eroi i cantori sono uccisi, e le canzoni trascinate al museo e attaccate con uno spillo al passato, ancora più deserta, derelitta e desolata diventa questa generazione, nullatenente nel più autentico senso della parola” [Roman Jakobson, “Una generazione che ha dissipato i suoi poeti”]. Non resta che il volo.
Nadežda Stepanovna abbina il rimpianto per un passato eroico a una vita che non sente pienamente vissuta, nonostante un'immagine pubblica di successo. Il distacco dal mondo che la circonda non potrebbe essere più flagrante, dunque non resta che mettere le ali e spiccare il volo. Un film di profonda bellezza, ancora colpevolmente ignorato in Italia.
A Mosca! A Mosca! Come le tre sorelle di cechoviana memoria, Nadežda Stepanovna abbina il rimpianto per un passato eroico a una vita che non sente pienamente vissuta, nonostante un'immagine pubblica di successo. Ex pilota in odore di mito (le sue gesta belliche sono esaltate nel locale museo), oggi preside di un istituto professionale, efficiente, decisionista, con un modo tutto suo di essere… leggi tutto
Voto 6. Delicata rappresentazione della vita di una (ex) eroina dell’aviazione russa; il cerchio della conoscenza del personaggio si allarga mano a mano, come una marea lieve, e nelle nuvole ne viene dipinto – con mano leggera – il malinconico ritratto. leggi tutto
Larisa Shepitko
Quando un film termina di essere realizzato e viene distribuito, il film “non appartiene” più al suo regista, ma “diventa” dello spettatore, del pubblico che lo…
SPECIALE SCORSESE (appropriato special guest: Paul Schrader)
Era da dire che mi sarei arenato tentando di star dietro alle chiacchiere di cinema di Scorsese... Il viaggio stavolta è piuttosto breve, due…
A Mosca! A Mosca! Come le tre sorelle di cechoviana memoria, Nadežda Stepanovna abbina il rimpianto per un passato eroico a una vita che non sente pienamente vissuta, nonostante un'immagine pubblica di successo. Ex pilota in odore di mito (le sue gesta belliche sono esaltate nel locale museo), oggi preside di un istituto professionale, efficiente, decisionista, con un modo tutto suo di essere…
Interessante analisi della crisi di una donna – assoluta protagonista della pellicola - che sembra aver perso il senso della sua vita e delle sue giornate, assalita quindi da un profondo senso di insicurezza e persino di spaesamento. Le questioni più semplici, come la punizione di un ragazzo saccente, la gettano nella confusione e nell'incertezza. Dapprima ritiene di aver esagerato…
La protagonista di questo film è il perfetto ritratto della complessa natura femminile, che è un tormentato composto di sogni sentimentali, ideali di indipendenza, e predisposizione al sacrificio. La sua storia personale, divisa tra un remoto ricordo di un amore giovanile e l'attuale legame con il direttore di un museo, è emblematicamente e drammaticamente dominata dal…
Il film è il ritratto di una donna matura costretta a lasciare l'aviazione e a fare un lavoro che non le piace (dirige una scuola). La solitudine e l'amarezza la rendono fredda e ostile. I giovani non la amano. Conclusione aperta e paradossale: il volo. Il personaggio è tratteggiato con molta attenzione e interpretato con efficacia dalla protagonista.
Voto 6. Delicata rappresentazione della vita di una (ex) eroina dell’aviazione russa; il cerchio della conoscenza del personaggio si allarga mano a mano, come una marea lieve, e nelle nuvole ne viene dipinto – con mano leggera – il malinconico ritratto.
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“Quando gli eroi i cantori sono uccisi, e le canzoni trascinate al museo e attaccate con uno spillo al passato, ancora più deserta, derelitta e desolata diventa questa generazione, nullatenente nel più autentico senso della parola” [Roman Jakobson, “Una generazione che ha dissipato i suoi poeti”]. Non resta che il volo.
commento di Marcello del CampoNadežda Stepanovna abbina il rimpianto per un passato eroico a una vita che non sente pienamente vissuta, nonostante un'immagine pubblica di successo. Il distacco dal mondo che la circonda non potrebbe essere più flagrante, dunque non resta che mettere le ali e spiccare il volo. Un film di profonda bellezza, ancora colpevolmente ignorato in Italia.
leggi la recensione completa di casomaiStraordinario saggio di dolente lirismo. Imperdibile.
commento di bardolfo