Regia di Lloyd Kaufman vedi scheda film
Romeo e Giulietta ai giorni nostri: figli di due ex soci che hanno litigato e sciolto la ditta, le cui rispettive famiglie si odiano ferocemente e non si risparmiano colpi bassi e bassissimi, i due ragazzi si innamorano fatalmente e decidono di combattere contro ogni tipo di pregiudizio pur di realizzare il loro sogno d'amore.
Tromeo: un nome, una garanzia. Siamo in territori Troma, la casa di produzione americana strettamente dedita al trash e allo splatter, il cui fondatore Lloyd Kaufman è infatti in questo caso anche dietro la macchina da presa e risulta coautore della sceneggiatura insieme a James Gunn. Nello stesso anno in cui esce il Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann (Di Caprio protagonista), ecco che la Troma propone la sua personalissima versione del classico shakespiriano, un film manco a dirlo intriso di violenza, oscenità, sangue, sesso e tenuto insieme dal collante della demenzialità; la trama regge piuttosto bene, la confezione è indubbiamente sufficiente (specie per gli standard della Troma) e l'escalation di assurdità del finale è la ciliegina su una torta comunque ben preparata. Se qualche riserva si può esprimere, essa va verso i protagonisti, non particolarmente efficaci e soprattutto i due protagonisti centrali (Will Keenan e Jane Jensen); a impreziosire un cast piuttosto anonimo c'è però la presenza in apertura di Lemmy dei Motorhead, narratore d'eccezione la cui voce ritornerà ad annunciare i vari capitoli della storia nel corso della pellicola. Colpo di genio nel post-finale, i titoli di coda zeppi di battute. 4,5/10.
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