Regia di Giulio Berruti (II) vedi scheda film
Secondo e ultimo film di Giulio Berruti, questo Suor omicidi gode essenzialmente di un solo fattore positivo e cioè il buon cast. Per il resto, al di là delle presenze di Anita Ekberg, Alida Valli, Massimo Serato, Lou Castel e Joe Dallesandro, c'è poco da dire - e da vedere - di interessante; le contorte vicende di una suora in età (la Ekberg era vicina al mezzo secolo, per quanto ancora sufficientemente dotata di fascino) che si dedica alla depravazione senza sosta non colpiscono di certo in un cinema, come quello italiano di fine anni Settanta, che ha già visto decine di pellicole sviscerare in ogni modo (anche con esiti molto peggiori, va detto) simili tematiche nell'apposito filone conventizio/monacale (nunsploitation). Sceneggiatura mediocre firmata dal regista, da Enzo Gallo e da Alberto Tarallo; qualche scena torbida di sesso 'soft' e parecchi nudi femminili costituiscono le principali attrazioni che Berruti può giocarsi (dopo i nomi degli interpreti, si capisce). Musiche dimenticabili di Alessandro Alessandroni. 2/10.
All'interno di una clinica religiosa, una suora reduce da una pesante malattia si dedica di nascosto alla più dissoluta depravazione; all'interno dell'istituto avvengono inoltre degli strani omicidi.
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