Regia di David W. Griffith vedi scheda film
Con questo film, il cinema e' diventato un'Arte. Punto. Prima era solamente uno strumento tecnologico, un linguaggio in potenza. A renderlo un mezzo espressivo e' stato Griffith, il primo maestro, il primo Autore, il primo cineasta con una poetica ed un estetica lucidamente definite. "Intolerance" e' un film di una modernita' sbalorditiva, sia a livello di messinscena, sia a livello di montaggio, ma anche a livello di contenuti: troppo spesso tacciata di manicheismo nella sua lineare rappresentazione della lotta tra Bene e Male, si tratta in realta' di un'opera complessa e articolata. L'immagine simbolica della culla fa da raccordo a 4 storie che raccontano di 4 diversi livelli di intolleranza: sociale, politica, religiosa, etica. L'equilibrio tra realismo e idealismo, prosa e poesia, epicita' e intimismo e' pressoche' infallibile. Nel montaggio alternato, troviamo gia' alcune anticipazioni del formalismo sovietico del decennio successivo, anche se la struttura del film resta prettamente narrativa. Imperdibile.
P.S. SCIAGURATA LA DECISIONE DI GHEZZI DI MANDARE IN ONDA IL FILM SENZA COLONNA SONORA!
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