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The Untouchables - Gli intoccabili

Regia di Brian De Palma vedi scheda film

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La recensione su The Untouchables - Gli intoccabili

di steno79
8 stelle

Pur non essendo certo un esperto del cinema di De Palma, ho rivisto con piacere a distanza di anni il mitico "Gli intoccabili", una delle sue opere al tempo stesso più commerciali e più autoriali, che all'epoca riscosse un grande successo di pubblico. È un film che rievoca una storia vera di poliziotti e criminali, nello specifico la lotta di Eliot Ness alla gang di Al Capone nei primi anni 30, con molte concessioni romanzesche e molte libertà rispetto alla Storia ufficiale nella sceneggiatura di David Mamet, a mio parere ben risolta anche se non condivido alcune scelte discutibili come Ness che diventa l'assassino di Nitti nel pre-finale per vendicare la morte del poliziotto irlandese Malone, cosa che francamente non credo proprio sia avvenuta nella realtà e che si poteva evitare se si voleva conservare una maggiore coerenza nella caratterizzazione del personaggio. Il film è condotto con un ritmo trascinante, una sontuosa fotografia di Stephen H. Burum che conferisce fascino a molte riprese di un De Palma come sempre virtuoso della macchina da presa, ma meno estetizzante che in altre prove meno riuscite. Potendo contare anche su una coinvolgente e appropriata partitura di un Morricone scatenato, su riuscite iniezioni di western come nella sequenza dell'attacco sul confine canadese con le giubbe rosse, su sequenze d'azione citazioniste come la sparatoria sulla scalinata che omaggia Eisenstein con devozione e con una formidabile padronanza delle risorse spettacolari, De Palma punta al pubblico mainstream (basta pensare a quante volte Costner ripete "è bello essere sposati", francamente un po' moraleggiante) senza rinunciare al proprio armamentario visivo. Nel cast domina un Costner giovanissimo ma anche molto credibile e giusto per la parte dell'eroe, un Connery robusto e autorevole che si porta a casa l'Oscar (ma varie critiche gli rimproverano un accento troppo scozzese e poco irlandese, e su questo preferisco non esprimermi perché ho visto il film in italiano), bravi caratteristi fra cui Andy Garcia in ottima forma. Per quanto riguarda De Niro come Al Capone, l'attore è come al solito eccellente ma un po' troppo "over the top", anche perché la caratterizzazione di Capone risulta un po' troppo spinta sul versante di un bambino viziato e psicopatico che non sarebbe veritiera, come affermato tra gli altri dal compianto Roger Ebert. Al di là di queste quisquilie, resta uno spettacolo appagante, un film che guarda al passato senza rinnegare la propria identità, dunque certamente da promuovere. 

Voto 8/10

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