Regia di Brian De Palma vedi scheda film
L'obiettivo di Brian De Palma è come un occhio curioso e spalancato sulle situazioni degli ambienti e sugli stati d'animo dei personaggi. La sua visione riesce ad essere mostruosamente attenta ed implacabilmente indagatrice, raggiungendo una vertiginosa profondità di sguardo. In questo film il concetto di "squadra" smette di essere un principio della retorica militaresca, per diventare un fatto reale, duramente conquistato sul campo, e che sfida le definizioni teoriche e le astratte logiche di appartenenza. Un improvvisato e disomogeneo team di poliziotti e affini si compatta solo in itinere, intorno ad un traguardo comune e ad una scia di sangue. Gli "intoccabili" non sono tali, ma più vengono colpiti, più diventano forti e determinati. Del resto questa è una storia all'insegna della contraddizione, in cui, paradossalmente, la violenza viene resa esecrabile proprio dal gioco cinico e brutale che la banalizza.
Pregevoli i giochi prospettici con le architetture. Splendide le suggestioni cromatiche ispirate a Edward Hopper, tra le quali, nella sequenza girata alla stazione, spicca una spudorata citazione di Ejsenstejn.
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