Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Nella Chicago del 1930, in piena epoca di proibizionismo, Al Capone spadroneggia sui traffici illeciti della città. La polizia è collusa, la città strangolata, il boss riceve introiti tali da pensare di mettersi in politica. Il funzionario del tesoro Elliot Ness (Kevin Costner), da poco giunto a Chicago, tenta di fermare Capone (Robert De Niro) con i mezzi messi a disposizione dalla polizia locale, ma nonostante l’impegno i tentativi sono vani. L’incontro con il poliziotto irlandese Jim Malone (Sean Connery), gli suggerirà di creare un corpo speciale per sconfiggere Capone; un corpo paramilitare e non autorizzato che si comporrà anche dell’agente italiano George Stone (Andy Garcia) e del contabile Oscar Wallace (Charles Martin Smith): uomini fidati e coraggiosi, ma soprattutto onesti. La lotta sarà dura e lunga, ma soprattutto dolorosa. “Gli intoccabili” è un capolavoro della cinematografia mondiale, uno dei migliori 10 film degli anni ’80, a cavallo tra gangster movie e western metropolitano. Le musiche di Morricone, i costumi di Armani, le interpretazioni di Costner (in un ruolo perfetto per lui: espressione spaesata), ma soprattutto di Sean Connery e Robert De Niro sono tutti superlativi, con ruoli che rimangono, di diritto, nella storia del cinema. Così come numerose scene: da quella nella stazione (con tanto di omaggio ad Ejzenstein), all’uccisione di Malone, all’assalto al carico di alcolici sia nella prima parte (sullo spazzaneve), sia a metà del film, , in pieno stile western, quando gli intoccabili si accordano con i canadesi. La regia di De Palma è fluida e scorrevole, senza fronzoli dunque; la sceneggiatura di David Mamet è puntuale; il film è un giubilo per gli occhi e le orecchie.
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