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The Untouchables - Gli intoccabili

Regia di Brian De Palma vedi scheda film

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La recensione su The Untouchables - Gli intoccabili

di YellowBastard
8 stelle

Da un progetto nato per volontà della Paramount il 3 Giugno del 1987 esce nei cinema americani The Untouchables, film di Brian De Palma ispirato alla biografia di Eliot Ness, l’agente del Tesoro alla guida dell’omonima squadra di poliziotti che nella Chicago degli anni’30 riescono a far condannare per evasione fiscale Al Capone, e dall’omonima serie televisiva degli anni’50 con protagonista Robert Stack.

 

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Una produzione sfarzosa, costata 25 milioni di dollari, affidata oltre a De Palma ad alcuni tra i maggiori talenti dell’epoca, dalla sceneggiatura di David Mamet alla fotografia di Stephen H. Burum, impreziosito poi dai costumi di Giorgio Armani e arricchito dalle musiche del maestro Ennio Morricone (vincitore grazie a questa pellicola del premio BAFTA, del Grammy Award e, in Italia, del Nastro d’Argento ma non dell’Oscar andato invece a Ryuichi Sakamoto per L’Ultimo Imperatore di Bertolucci) fino, tra gli attori, alla presenza di Robert De Niro e Sean Connery, e che ha sbancato il box-office incassando oltre 106 milioni diventando immediatamente un cult, tra ottime critiche e quattro nomination all’Oscar e una statuetta come Miglior Attore non Protagonista a Sean Connery.

E rivelatosi poi, dopo i flop di Omicidio a luci rosse (1984), rivalutato poi a posteriori, e di Cadaveri & Compari (1986), come uno dei maggiori successi commerciali del regista italo-americano.

 

Con The Untouchables De Palma realizza la sua pellicola meno sperimentale, diegetico nei suoi limiti di una classicità purissima, di “buonissimi” contro “cattivissimi” come in una pellicola di John Ford, ma anche un western moderno quanto sorprendente nel suo essere demodé e nel quale la sua cifra stilistica sembra contrirsi in un realismo storico (anche se piuttosto agiografico) e/o di semplice cronaca (per quanto molto romanzata) poco consona alla sua indole ma a cui, senza perdere le proprie caratteristiche, dona libero sfogo al proprio amore/omaggio per i classici, mettendo da parte per il momento il suo amore viscerale per Hitchcock per confezionare invece un gangster movie di puro intrattenimento ma anche dalla fortissima impronta epica.

Il film é un classico esempio di cinema formalmente impeccabile ma capace comunque di emozionare, questo grazie a una storia perfettamente bilanciata e una regia impeccabilmente funzionale.

 

The Untouchables: A Search for Period Flavor - The American Society of  Cinematographers

 

Ottimo il cast con al centro il lanciatissimo (all’epoca) Kevin Costner, novello James Stewart assurto a moderna incarnazione cinematografica dei maggiori valori a Stelle & Strisce (un aspetto di cui successivamente ha dovuto pagare ammenda) mentre, assolutamente in parte nel ruolo, Robert De Niro impersona invece la parte del mafioso per antonomasia, Al Capone.

Forse il personaggio più stereotipato della pellicola, volutamente caricaturale e così stilizzata e prepotente da sembrare una versione satirica di Mussolini.

 

Perfezionista fino all’ultimo, l’attore italo-americano ha voluto rintracciare i sarti che preparavano gli abiti per Al Capone pe rindossare nel film vestiti identici (o quasi) all’originale. Anche il set da barba che si vede nella pellicola all’Hotel Lexington é realmente appartenuto al noto gangster.

Un realismo che, se non nel racconto, ha colpito quasi ogni altro aspetto della pellicola. Lo stesso Costner ha potuto appoggiarsi nell’immedesimarsi nel suo Eliot Ness con l’ultimo sopravvissuto della vera squadra degli Intoccabili, Albert H. Wolff, che gli ha fatto da consulente nel film. Wolff morirà poi (all’età di 95 anni) nel 1998.

 

Premiato con l’Oscar e un Golden Globe lo splendido Malone di Sean Connery mentre completano un cast quasi esclusivamente maschile l’esordiente Andy Garcia, Charles Martin Smith, Billy Drago, Richard Bradford e Patricia Clarkson.

 

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VOTO: 8

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