Regia di Roberto Andò vedi scheda film
Pur rimanendo legato indissolubilmente alla sua terra, la Sicilia, Roberto Andò è autore a cui piace passeggiare sui confini di una geografia dell'anima fortemente e (psico)analiticamente aggrovigliata al passato. D'altronde la Storia è sempre una questione di Geografia e Viaggio segreto, fin dal titolo, si sforza di confermarlo. Con il dolore che è proprio dei traumi vissuti nella fanciullezza. È, infatti, il tragico ricordo di un fatto di sangue a tenere insieme un fratello e una sorella, forse incestuosi, sicuramente ancora fortemente turbati benché visibilmente adulti. Lui è, tra l'altro, uno strizzacervelli, lei una solare bellezza prigioniera in una eroticissima fragilità. «La menzogna, quando non è vile, è molto più interessante della verità»: la frase sintetizza perfettamente le intenzioni della suggestiva e sofferta trasposizione (dal romanzo di Josephine Hart, Feltrinelli). Pur apparendo un?inesorabile condanna nei confronti dei padri, le immagini e le parole si appoggiano sulla ?banale? consapevolezza che, prima o poi, tutti si diventi figli perduti. Andò accosta la sua macchina da presa sui lungomare di una Sicilia poco vista (se non, forse, nella serie del Montalbano televisivo) e su alcuni squarci di cinema intimista che, indirettamente, rimandano a L?odore del sangue di Mario Martone e a Il regista di matrimoni di Marco Bellocchio. Alessio Boni riesce finalmente a bissare la sua performance della Meglio gioventù, con una recitazione trattenuta e interiorizzata che comunica laceranti emozioni. Claudia Gerini si spoglia con elegante generosità mentre Billie Holiday canta I'm Fool to Want You. Donatella Finocchiaro si specchia nelle sue origini. Cameo antikusturiziano di Emir.
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