Regia di Francesca Comencini vedi scheda film
"I soldi danno alla testa", dice un'infermiera al suo giovane marito, passato da magazziniere a prestanome per conto di uno speculatore finanziario. I soldi sono il centro di gravità dell'ennesimo film impegnato di Francesca Comencini, nel quale - in una Milano inguardabile - si incrociano le vite di vari personaggi: un capitano di Finanza (Valeria Golino) che sta alle costole del banchiere senza scrupoli (Zingaretti), che ha un'amante con velleità da letterina (Chiatti). La ragazzina per vendetta finisce a letto con il magazziniere, che viene reclutato per un sordida operazione finanziaria. Ma c'è anche l'impiegato a una pompa di benzina che si invaghisce di una prostituta e una coppia anziana, i genitori del ragazzo di cui Valeria Golino è innamorata.
Film corale di stampo altmaniano, a metà strada tra Crash e L'aria serena del'Ovest, A casa nostra è un'efficace istantanea per raccontare l'Italia dell'inizio del terzo millennio, dove contano denaro e apparenza ma dove continuano a resistere valori e morale. La troppa carne al fuoco (ci sono i temi dei sentimenti, della genitorialità, c'è il risvolto giallo, la prostituzione, le adozioni facili, eccetera) tolgono limpidezza a un film di forte impatto.
Da applausi quasi tutto il cast, con la Golino, Zingaretti e Battiston davvero da ovazione.
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