Regia di Francesca Comencini vedi scheda film
un opera pregiata, anche se migliorabile sotto diversi aspetti. Un film denuncia che spara a zero sulla realtà che ci circonda e mette a segno un altro punto in favore dell'Italia della coscienza, oltre a quella della denuncia, che parimenti a Mi piace lavorare riesce a cogliere nel bersaglio. Vite parellalele accomunate dal fattore comune denaro attorno al quale il discorso ruota ma che alla fine non potrà mai comprare le cose più importanti.
Da notare con interesse: in mezzo a difficoltà di ogni genere gli italiani crescono (almeno cinematograficamente) ed iniziano a prendere le distanze dai tanto osannati personaggi hollywoodiani d'oltreoceano, relegandoli più o meno volutamente ad ruoli sempre più marginali. Pochi mezzi non vuol dire scarso successo.
Che sia una fase transitoria oppure un cambiamento vero e proprio?
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