Regia di Francesca Comencini vedi scheda film
La regista ci propone uno sguardo sulla metropoli, zoom sulla vita di alquanto diversi cittadini che si muovono all'interno di un intreccio che vede le loro vite intrecciarsi o solo sfiorarsi. Avete presente CRASH di P. Haggis? Sì, l'idea è quella, ma una brutta copia. C'è un ricco banchiere che usa la sua influenza per compiere atti illeciti al fine di far arricchire se stesso ed i compagni di merende. La sua dama di compagnia, a disposizione, segregata nella suite del grand hotel. Il marito infedele, pronto a tradire la moglie come bere un caffè a fine pasto. Tre donne alla ricerca di maternità, ma sempre con l'uomo sbagliato. La puttana sfruttata ed il paladino pronto a liberarla dalla schiavitù.
Ma ci voleva un film per rappresentare questi brutti aspetti della nostra società che tutti conoscono? Cosa ci restituisce questa messinscena? Perché Milano, perché questa forte contestualizzazione geografica che forse, da milanese, mi offende anche un pochino?!
Nulla mi ha colpito di questo film, a parte due o tre bravi attori, che però già tutti riconoscono come tali.
Riprova Francesca, provaci ancora...
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