Regia di Giovanna Gagliardo vedi scheda film
Pescato a tarda notte su Rai Movie, Via degli Specchi, diretto da Giovanna Gagliardo, mi ha sufficientemente sorpreso. Giallo a tinte rosa, o rosse, tenero quanto spietato, la ricerca dell'omicida si rivela pian piano uno scavo all'interno dei tre personaggi principali, nelle loro psicologie, nella loro sicurezza esterna che diviene via via fragilità, dubbio, profonda incertezza. Film curioso, in cui la protagonista, una donna magistrato pronta ad andare (finalmente) in vacanza, dalle sicurezze lavorative e affettive granitiche, con annesso marito affarista, vede progressivamente crollare e incrinarsi la propria vita a causa del suicidio di una ragazza, a causa del quale si apre un mondo nuovo, mai turpe, mai truce, ammalato da un'inquietante senso di freddezza, eppure bisognoso di un perché. L'occhio della Gagliardo è gelido, impassibile, quasi clinico nel disegnare le dinamiche dei e tra i personaggi e nell'indagare passioni (l'amore di Milva per l'amante sconoscoiuto della vicina, la stessa abitudine voyeuristica, il tradimento sistematico e apparentemente ingiustificato, di origine ignota e dalle conseguenze tragiche) impensabili, forse , in questa città di provincia, grigia e altrimenti senza troppo da dire.
Tuttavia, la pellicola risente troppo di una lentezza qualche volta insopportabile e di un paio di momenti di ingenuità (l'asta, il concerto conclusivo), sebbene il finale, grazie al climax costruito minuto dopo minuto che conduce a un ribaltamento di situazioni e colpe, risulti gradevole e inconsueto, sino a giungere a una certa circolarità. Il fatto che sostanzialmente la vicenda resti irrisolta, contribuisce a farne un bel film, da riscoprire.
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