Regia di Ding Sin Saai vedi scheda film
Più conosciuto col titolo inglese di KNIGHT ERRANT, poteva essere un ottimo prodotto dell' action marziale, ma diretto in questo modo risulta scraso e deludente. Peccato, perche nel cast c' erano diverse star del genere, in particolare Wang Yu e Yasuaki Kurata e non a caso il combattimento tra i due è il migliore del film. Purtroppo lo svolgimento è pessimo e con diversi momenti assurdi; per esempio quando lo zio del protagonista viene ripetutamente spinto a terra dai tre cattivi in mezzo a dei macchinari pericolosi, ma lui non se ne accorge e si scusa perchè crede di essere troppo sbadato. Assolutamente improponibile poi il ruolo della zia, interpetato da un' attrice sovrappeso e senza la minima agilità che combatte da ferma in modo ridicolissimo; gli ultimi dieci minuti del film sono infatti penosi. La storia, non ha senso e per capirla bisogna andare molto a intuito, vede il padre di tre giovani ragazzini suicidarsi in quanto disonorato per essersi fatto scappare un detenuto. La madre segue l' esempio del consorte, rimane quindi la sorella del marito, la quale decide di allenare i tre bambini alle arti marziali perchè vendichino il padre. Una volta cresciuti, i tre si recano in Cina con l' obiettivo di trovare la famiglia del detenuto ed eliminarla. Di questa però fa parte un giovane taxista, intepretato da Wang Yu, anche lui abilissimo nelle arti marziali. Il film non è da buttare perche qualche buona sequenza d' azione non manca, però sembra quasi che il regista abbia tentato in tutti i modi di sprecare i bravi attori del cast e di rendere il tutto il più ridicolo possibile. Veramente il ruolo della zia è incomprensibile, sarebbe stato meglio concedere maggior spazio a Kurata invece di inscenare un finale così sciocco e grottesco. Appassionante solo in momenti singoli, nel complesso un' occasione sprecata
Buona
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