Regia di Fernando Cerchio vedi scheda film
Guido, studente universitario, è innamorato della coetanea Cristina. Che però è promessa a un colonnello sulla cinquantina. Siamo nel 1915 e l'Italia entra in guerra; il colonnello parte e viene dato per morto. Cristina e Guido sembrano così poter coronare il loro sogno d'amore, ma le sorprese non sono ancora finite.
Melodramma nel preciso senso della parola: il dramma è evidente nella trama, mentre la parte melodica, cioè musicale, è garantita dalla presente colonna sonora di Franco D'Achiardi, che riecheggia spesso e volentieri il tema della canzone che dà il titolo al film, opera del Maestro Simi (la voce è di Giacomo Rondinella). Sul testo di essa è modellato il soggetto di Ottavio Poggi, che ne ha tratto quindi la sceneggiatura insieme a Leo Benvenuti e al regista Fernando Cerchio. Per quest'ultimo, attivo da oltre un decennio e specializzatosi in modeste pellicole per il vasto pubblico, si tratta di un'operina alimentare dalle ambizioni pressochè nulle; non che questo ovviamente vieti al regista e ai suoi collaboratori di confezionare un lavoro esteticamente accettabilissimo e, nei suoi limiti, apprezzabile. Gino Cervi, Alba Arnova e Armando Francioli sono i protagonisti centrali; al loro fianco si trovano nomi come quelli di Silvio Bagolini, Laura Gore, Franco Fabrizi e Luigi Pavese; in una particina è accreditato anche Sergio Bergonzelli, futuro regista trash. Se tutta la storia è permeata di pathos, il finale esonda sentimentalismo lacrimevole, come d'altronde il genere del film imponeva. 3/10.
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