Trama
La figura di Don Milani e il suo operato vengono presi in esame attraverso il punto di vista dei suoi ex allievi.
Note
Lorenzo Milani, nato nel luglio del 1923 da madre ebrea, battezzato per timore di rappresaglie razziste, viene ordinato sacerdote nell'ottobre 1947 e mandato nella parrocchia di San Donato a Calenzano, piccolo borgo alle porte di Prato come coadiutore dell’anziano Don Pugi. Le sue idee, i suoi atteggiamenti, la collaborazione ad Adesso di Don Mazzolari, il tipo di scuola che inaugura, gli interventi a favore degli operai in genere e di quelli giovanissimi in particolare, il libro Esperienze Pastorali, le prediche in occasione delle elezioni amministrative del 1951 inducono certi "borghesi" a denunciarlo presso la Curia. Mandato a Barbiana nel Mugello, piccolissima e sprovveduta parrocchia, Don Lorenzo vi apre una scuola di "recupero"; continua nella propria linea di condotta; cura un nuovo libro Lettera a una professoressa. Per una lettera ai Cappellani militari di Toscana viene denunciato, processato e assolto dal Tribunale di Roma nel febbraio 1966. Morto di leucemia mielitica il 26 giugno 1967 per ricorso in Appello del Pubblico Ministero, viene condannato nell'ottobre 1968.
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