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Gli occhi neri di Londra

Regia di Walter Summers vedi scheda film

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La recensione su Gli occhi neri di Londra

di scapigliato
4 stelle

Il Dottor Orloff, portato alla celebrità da Howard Vernon, nome in arte di Mario Lippert, attore svizzero che darà corpo e volto (inquietante) al sinistro Orloff del cinema, è qui anticipato dal grande Bela Lugosi. I due dottori, quello di Vernon e Lugosi, non hanno in comune nulla sulla carta, se non il nome. Infatti l’Orloff di Vernon nasce da un romanzo di Jesus Franco che ne sarà poi anche l’autore cinematografico. Che la scelta del nome in Franco sia dipesa dal precedente ruolo di Lugosi, ci può stare, ma nient’altro li legherebbe, se non ovviamente la tensione criminale. Nel piccolo film di Walter Summers, Lugosi, assicuratore, fa uccidere da un energumeno deforme i suoi clienti per intascarsene la polizza. Manda avanti un centro riabilitativo per nonvedenti sotto le fattezze di un certo prof. John Dearborn, anch’egli cieco, ma verrà poi scoperto con tutto ciò che ne segue.
La puerilità della pellicola è la stessa di tante altre dell’epoca che volevano solo approffittare di un’ambientanzione orrorifica, di qualche nome di grido, come Bela Lugosi e l’autore del romanzo Edgar Wallace, per confezionare un prodotto commerciabile istantaneamente. Non c’è mestiere nella messa in scena e nemmeno nella confezione finale. Resta grande l’attore magiaro i cui sguardi, le cui pose e i cui gesti valgono più di ogni pellicola d’autore.

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