Regia di George Miller vedi scheda film
Se il primo "Mad Max" può essere considerato uno dei migliori film d'intrattenimento, questo secondo capitolo della trilogia incentrata sul guerriero della strada, sfiora il picco della perfezione (picco toccato solo dal quarto capitolo a parer mio).
Nel mondo sono scoppiate guerre per l'acqua e per la benzina, che è diventata il nuovo capitale, mentre Max, sempre più folle, si aggira per le strade, in compagnia di un cane e di un fucile a canne mozze. Arrivato in una fortezza controllata da civili che producono benzina tramite una delle poche pompe di petrolio rimaste, Max dovrà vedersela con una tribù di barbari a bordo di auto ancor più folli di loro, guidati da Lord Humungus.
Miller qui da vita a quello che voleva già fare con il primo capitolo, ma che per motivi di budget non è riuscito a fare, ossia creare il capolavoro d'intrattenimento del ventesimo secolo, raccontando una storia che nella carta risulterebbe a dir poco banale.
Mel Gibson supera se stesso, regalandoci quella che è sicuramente l'interpretazione migliore della sua carriera, la "normale" banda di motociclisti del primo capitolo qui viene sostituita da un gruppo di tizi con un estetica da punk e metallari.
La regia di Miller anche qui è grandiosa e grazie al budget molto più consistente, ogni particolare è curato alla perfezione, dagli incidenti ai costumi dei cattivi. L'intera pellicola inoltre ha un atmosfera molto da western alla John Ford e alcuni comportamenti di Max sono infatti molto simili al cowboy di John Wayne e al "Biondo" di Clint Eastwood.
"Mad Max 2" (o "Interceptor - Il Guerriero della Strada", come preferite) resta ancora oggi un opera originalissima e intramontabile, superata forse solo dal quarto capitolo "Fuy Road".
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