Regia di George Miller vedi scheda film
Forse un filo sopravvalutato, è comunque un film iconico del genere apocalittico e vero e proprio trampolino di lancio per un giovane Mel Gibson
Seguito del primo episodio del '79, il film di Miller dell'81 vede ancora Mel Gibson impegnato a combattere le forze del male, questa volta impersonate da bande armate a caccia del bene più prezioso in un futuro post atomico: la benzina in grado di far funzionare le poche macchine rimaste. Se visivamente il film è indubbiamente affascinante, e trova piena realizzazione in un ambiente desertico ed inospitale, dal punto di vista della trama paga una certa ripetitività ed un plot che ricalca fin troppo il western (gli assediati in un fortino ricco di petrolio e le bande criminali che cercano a più riprese di stanarli). E' comunque a suo modo un cult del genere post-apocalittico, progenitore di altri due sequel girati dallo stesso Miller nell' 85 e nel 2015, e il film che più di tutti lanciò la carriera di un giovane Mel Gibson qui nei panni di un personaggio crepuscolare,a metà tra il cavaliere pallido (e solitario) alla Eastwood ed un giustiziere della notte alla Charles Bronson.
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