Regia di George Miller vedi scheda film
'Interceptor', che in originale è 'Mad Max', dal nome del protagonista, Max Rockatanski (un giovane Mel Gibson), è il film d'esordio di George Miller e primo capitolo di una saga che ha raggiunto il quarto capitolo con 'Mad Max - Fury Road', uscito il mese scorso a trent'anni di distanza dal terzo: la storia è ambientata in Australia in un futuro prossimo ma imprecisato, dominato dalla violenza e dall'anarchia e frequentato da bande di motociclisti che rubano e saccheggiano, alle quali si contrappongono le forze di polizia, che per contrastarle non lesinano ad usare anch'esse metodi violenti.
Tra i poliziotti c'è appunto Max, che instaurerà una sanguinosa lotta all'ultimo sangue con la banda di Toecutter (Hugh Keays-Byrne), colpevoli di aver ucciso la sua famiglia.
Girato con un budget bassissimo - 200 mila dollari del 1979 - 'Mad Max' è tra i film che in proporzione ai costi ha guadagnato di più nella storia del cinema ed è basato su una storia molto semplice e lineare, che tratta di rapporti umani dominati da istinti primordiali fatti di violenza e sopraffazione nella prima parte, per poi virare verso un film di vendetta che avrà tra i suoi epigoni anche Quentin Tarantino.
A rimanere nell'immaginario però sono lo sguardo di George Miller sull'Outback australiano, paesaggio splendido ma teatro delle più cruente lotte tra essere umani, catturato grazie ad ampi movimenti di macchina e all'uso del metodo Todd - AO, che, pur vedendo il film non sul grande schermo, crea uno straniante effetto deformando le immagini ai lati, il virtuosistico montaggio, che, dopo qualche esitazione nella prima mezz'ora, dà all'opera un ritmo vertiginoso, e le esorbitanti dosi di violenza, che causarono molti tagli alla pellicola, soprattutto nei suoi passaggi televisivi, che provocavano l'impressione di marchiani errori di raccordi tra inquadrature o incomprensibili vuoti tra una scena e l'altra.
Tra i difetti invece, va segnalata una certa bidimensionalità nei personaggi principali, tagliati un po' con l'accetta, e dei dialoghi che non passeranno certo alla storia, mentre gli interpreti, tra cui si staglia la figura del poliziotto la cui esistenza è segnata dalla perdita dei suoi più cari affetti, familiari e collega, fatto che lo tramuta in una sorta di vendicatore implacabile e sanguinario, fanno tutti il loro dovere.
Voto: 7,5.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta