Regia di Amasi Damiani vedi scheda film
Nella Sicilia di fine Ottocento un picciotto chiede la mano di Tara, figlia del boss Pokì. Vistosi rifiutato, uccide l'uomo, per poi riparare oltre oceano. Negli Stati Uniti Tara lo raggiunge per sposarlo: così almeno pare.
Tara Pokì non è un film particolarmente degno di nota: è il solito rimasticamento di luoghi comuni del 'genere', a cavallo fra storia di mafia e spaghetti western (generi accomunati dall'elemento della vendetta, fulcro della vicenda) dal budget ridotto; eppure ci sono alcune curiosità che non vanno affatto sottovalutate. Per esempio la sceneggiatura di Stelio Tanzini (da un soggetto di Salvatore Siciliano e Graziella Marsetti) è una delle rare storie che portano sul grande schermo gli italoamericani del 'vecchio west'; e così pure non si può dire comune l'idea di affiancare nella stessa pellicola due generi fondamentalmente tanto simili, ma che a tutti gli effetti il cinema ha sempre tenuto distanti. Se poi l'anno di uscita del lavoro è realmente il 1971 (così segnalano Wikipedia e Imdb, ma Filmtv e altri siti attendibili dicono 1979), Tara Pokì ha anche il merito - pur meno incisivo e non tanto glorioso - di raccontare una storia di mafia fra Sicilia e Stati Uniti qualche mese prima dell'uscita de Il padrino di Francis Ford Coppola (1972). I punti deboli del lavoro sono comunque non pochi: oltre alla forma, già citata, costretta nei limiti della produzione abbastanza misera, Tara Pokì sfoggia come protagonista un Mino Reitano - già di suo non un attore eccellente - poco convincente, forse nel ruolo meno riuscito della sua breve carriera come attore. Questa considerazione potrebbe avvalorare la tesi dell'uscita nel 1971, quando Reitano ancora non aveva preso parte ad alcun film e mancava della necessaria esperienza sul set. Nel cast anche Furio Meniconi, Pedro Sanchez (cioè Ignazio Spalla), Dennis Colt (cioè Benito Pacifico), Attilio Dottesio e la giovane Aliza Adar. Per Damiani è uno dei primi lavori: in futuro la sua produzione scadrà nel pecoreccio e nel softcore. 3/10.
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