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Il terrore della maschera rossa

Regia di Luigi Capuano vedi scheda film

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La recensione su Il terrore della maschera rossa

di mm40
2 stelle

Il mercenario Marco va al soldo del potente Astolfo, ma ben presto capisce che l'uomo è un terribile tiranno e passa dalla parte dei ribelli, capeggiati dalla Maschera rossa, un eroe di cui nessuno conosce il vero volto. Marco viene però catturato da Astolfo e dovrà lottare aspramente per riottenere la libertà, detronizzare il despota e conquistare anche l'amore della sua innocente nipote Jolanda.


Sconclusionato come pochi altri cappa & spada coevi, Il terrore della maschera rossa è uno di quel film che lasciano immediatamente intuire che razza di industria fosse il cinema nostrano del periodo: c'era un mercato, c'era un pubblico anche per una pellicola tanto tirata via, dalla trama così zoppicante e girato in una maniera palesemente frettolosa. Si salvano quantomeno gli interpreti, fra i quali vale senz'altro la pena di citare il cattivo Livio Lorenzon, la bella Chelo Alonso, l'ardimentoso Lex Barker e ancora Liana Orfei, Ugo Sasso, Franco Fantasia e Riccardo Billi, per una volta privo del sodale Mario Riva ma come sempre impegnato in un ruolo apertamente comico, finalizzato alla gag spensierata. È tutto piuttosto leggero, d'altronde, nella sceneggiatura che reca quattro firme dal modesto peso per il cinema nostrano di quegli anni e cioè quelle di Vittorio Metz, Marcello Ciorciolini, Roberto Gianviti e del regista Luigi Capuano; quest'ultimo aveva già alle spalle una discreta esperienza e indubbiamente non deve aver faticato troppo a mettere insieme questa storiella vagamente favolistica dal lieto fine garantito ed esclusivamente basata su qualche scena di combattimento, una sottotrama rosa, un mistero (quello del personaggio del titolo, che viene a rivelarsi solo nel finale), i soliti e inevitabili – dato il budget ridottissimo – fondali di cartapesta e un approssimativo senso di giustizia perennemente in sottofondo. Inutile chiedere di più, si capisce, ma la reale dimensione del prodotto è comunque questa e oltre a ciò non si va: ottanta minuti di blando intrattenimento. 2,5/10.

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