Regia di Francis Leroi vedi scheda film
La pensione - in realtà un pensionato femminile - è quella della "Birch, jeunes filles de la 6a baccalauréat", diretta da una direttrice sui generis (Dominique Saint Claire) e al suo interno le allieve tutto fanno meno che studiare. Hard della serie Alpha France, diretto con certo mestiere da Francis Leroi.
Francia. Madame Birch (Dominique Saint Claire) - direttrice del "Pensionnat Birch, jeunes filles de la 6a baccalauréat" - ha una strana concezione di gestire il collegio e, soprattutto, di educare le giovani ospiti. Con l'aiuto di Fa-Dièse (Jean-Pierre Armand) non perde occasione di trovare qualunque scusa per punirle e darle poi in pasto ai dipendenti dell'istituto. Anche il personale medico e docente si adatta alla linea intrapresa dalla direttrice, finendo per imporre visite mediche particolarmente dettagliate e successive terapie ben poco ortodosse. Va da sè che le ragazze, dopo un primo attimo di rimostranza, sembrano poi gradire il trattamento.
Prodotto in catalogo Alpha France diretto da un regista (Francis Leroi, celato dallo pseudonimo di circostanza Jim Clack) di cinema regolare, poi convertito al genere hard, del quale si è fatto menzione in occasione del precedente (in senso cronologico) Mia moglie l'eroticissima (1978). Anche questo è giunto sui nostri grandi schermi (e sarebbe ben bello vedere/sentire come è stato doppiato). Un narratore, con voce fuori schermo che parla per quasi tutta la durata del film, ci introduce fin dall'inizio nel pensionato femminile, mentre Marie (Julia Perrin) e Virginie (Flore Sollier) lesbicheggiano, per poi subire sculacciate da un docente occhialuto che le ha scoperte. La sceneggiatura è chiaramente un pretesto, che cerca di mettere in ballo argomenti scabrosi (Richard Allan, ad esempio, interpreta un prete sui generis). Una buona cinematografia, con una colonna sonora da decamerotico (opera di Bernard Levitte), al servizio di un cast che contempla il sempre presente (e rude) Jean-Pierre Armand e un paio di "dive" della luce rossa: Dominique Saint Claire, qui più perversa e sadica del solito, e Cathy Stewart (discreta interprete del drammatico Ragazza in amore, di Jean Rollin). Per il resto si tratta del solito porno d'epoca, con attrici dal folto pelo pubico e - in genere - anche poco aggraziate. Si distingue dalla media dei prodotti del tempo per una sottile e debole componente sadica, e per un paio di siparietti eccentrici. Tipo la reazione di Jean-Pierre Armand nei confronti di una vigilessa che tenta di multare la macchina parcheggiata in sosta vietata (chissà in quanti hanno applaudito, durante la proiezione in sala!), il flipper antidiluviano che fa da sfondo ad un rapporto promiscuo in un bar (con un nutrito pubblico inconsapevole all'esterno) e un prefinale con cameriere en travesti, aggredito e brutalizzato (in senso buono) da tre studentesse. La pension des fesses nues è un prodotto girato in massima economia (si direbbe in tempi brevissimi) e parecchio raffazzonato, come dimostra l'artigianale realizzazione dei titoli di testa (con disegni in bianco e nero) e un finale che sembra essere stato tagliato con l'accetta. Reperto d'epoca, ma non certo memorabile.
Curiosità
Nel cast figura anche Thierry de Brem, attore porno che agli inzi aveva tentato la strada del cinema regolare, finendo (non accreditato) sul set di Chi dice donna dice danno diretto da Tonino Cervi nel 1976. E chissà per quale misteriosa alchimia, ha esordito nel film come comparsa in un night-club. Quando si dice il destino ...
"Si può insegnare a uno studente una lezione al giorno; ma se gli si insegna la curiosità, egli continuerà il processo di apprendimento finché vive." (Argilla P. Bedford)
F.P. 21/12/2020 - Versione visionata in lingua francese (durata: 80'21")
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