Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film
Quanto ho amato questo film, scoperto per caso su Telemontecarlo mille anni fa. Ammetto che dopo dieci visioni inizia a mostrare i segni dell'età, ma averne di opere così! Curioso che il ruolo del'immigrato pezzente sia affibiato a un italiano: la ruota gira... Voto: 8.
Quanto ho amato questo film, scoperto per caso su Telemontecarlo mille anni fa. Ammetto che rivisto oggi per la decima volta inizia a mostrare i segni dell'età, ma averne di opere così!
Come sottolineato da molti, Olivier e Caine ingaggiano una gara di bravura in cui è difficile decretare un vincitore. I dialoghi e l'ambientazione ci proiettano in una mitica Inghilterra del secolo scorso, che forse non è mai esistita (e magari è questo il meta-messaggio del film). La trama è chirurgica, senza diventare claustrofobica. In alcuni passaggi ci sono delle forzature che non vengono colte solo grazie alla maestria degli attori, che sanno rendere credibili anche scelte assurde.
Rivisto nel 2020, non si può non notare che il ruolo del'immigrato pezzente è affibiato a un italiano. Curioso, vero?
Voto: 8.
PS: mi sono sempre domandato il senso del titolo. In originale era "Sleuth" (=detective), perché diventa "Gli insospettabili"? Piuttosto fuorviante.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta