Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film
Uno scrittore invita nella sua villa, l'amante della moglie. Scopre subito le carte e tra i due comincia un sottile gioco di dominazione psicologica che fino alla fine non mostrerà il suo vero vincitore. Straordinaria prova di recitazione per i due protagonisti, un vero e proprio braccio di ferro di talento.
Ripensando alla schifezza di Kenneth Branagh, con Jude Law che gioca a fare l'attore, non si può non gustare con maggior intensità la bellezza di questo Sleuth. Michael Caine non ha bisogno di forzare la mano, di drammatizzare, è un talento nato e il suo personaggio fa da perfetto contraltare a quell'altro mostro sacro di Laurence Olivier. Il gioco psicologico tra i due, che li vede alternarsi nel dominare la scena, è una goduria per gli occhi, puro teatro al servizio della settima Arte; con una scenografia che sottolinea l'effetto tragicomico della rappresentazione, attraverso i numerosi automi che popolano la casa col loro aspetto sinistro.
Da vedere, cinefili e non: incolla allo schermo.
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