Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film
Andrei (Olivier), un attempato scrittore di gialli inglese che vive nel suo castello disseminato da giochi di ogni sorta, invita Milo (Caine), un parrucchiere di origine italiana, presso la sua magione. Con la scusa di procurargli un bel gruzzoletto simulando il furto dei gioielli di famiglia, Andrew in realtà vuole arrivare ad umiliare Milo, che è l'amante di sua moglie. Portato a termine il progetto, Andrew avrà pan per focaccia.
Tratto da una piece teatrale di Anthony Shaffer (Sleuth, che in Italia fu vista sul palcoscenico nell'interpretazione di Gianrico Tedeschi e Johnny Dorelli), l'ultimo film di Mankiewicz è una commedia gialla verbosa e fluviale fin troppo accurata nella sceneggiatura, di dichiarato impianto teatrale, con palesi richiami al dandismo di Oscar Wilde. I personaggi interpretati da Olivier e Caine, unici attori in campo, gareggiano per intelligenza, mentre i loro interpreti - vecchia e nuova leva del cinema britannico - gareggiano in bravura. David di Donatello 1973 per migliore attore straniero a Laurence Olivier (ex-aequo con Yves Montand per César et Rosalie, 1972).
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