Regia di Mario Amendola vedi scheda film
Inconsistente commediucola tipica di quel periodo, assemblata alla bell'e meglio ficcando assieme alcuni sketch sulla marina; Franco e Ciccio partecipano solo per pochi minuti (come cuochi di bordo), i veri protagonisti sono Vianello e Buazzelli, che, pur mettendocela tutta, rimangono invischiati in una trama fatta di situazioni prevedibili e battutine di scarsa consistenza (e anche qualche lievissima volgarità). Vianello, grandissima spalla che dovette però rinunciare al cinema proprio a causa di film come questo (non gli venivano proposte altre parti), interpreta tanto per cambiare il gentleman compassato, per di più ufficiale di marina: curioso, poichè il padre fu realmente ammiraglio. Il personaggio, infine, è sostanzialmente lo stesso di Pugni, pupe e marinai e di Cinque marines per cento ragazze. Particine anche per Margaret Lee, Alberto Sorrentino, Ennio Antonelli. Sceneggiatura del regista stesso. 2,5/10.
Un sottomarino italiano, durante la seconda guerra mondiale, trasporta un ufficiale inglese come prigioniero. Succederà di tutto, compreso un attentato esplosivo, sventato all'ultimo momento.
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