Regia di Patrice Leconte vedi scheda film
«L'insolito caso di Mr. Hire», come già detto nella recensione di FilmTv, è tratto da un romanzo di George Simenon famosissimo soprattutto per aver creato il personaggio del commissario Maigret. Come invece non tutti sanno, Simenon ha scritto un centinaio (o forse più) di romanzi quasi sempre tinti di giallo, ma che racchiudono la drammaticità dei singoli individui in contesti sempre dolorosi quale può essere difatti l'omicidio. La trasposizione da romanzo a film perde sempre un po', sebbene io non abbia mai letto il libro ve lo posso assicurare, e sicuramente Leconte ce la mette tutta per ricostruire nei minimi dettagli la storia, le emozioni descritti da Simenon. In parte ci riesce e in parte no seppur coadiuavato da un grande Michel Blanc perfetto nei panni dell'insolito, come viene apostrofato, monsieur Hire. Hire è un uomo solo e come tale è triste seppur è legato alla sua solitudine da un amore/odio che lo ossessiona. Di professione fa il sarto, è un uomo preciso, dedito al suo lavoro e gli altri lo vedono come un marziano, come quegli orchi delle favole (e della vita) che bisogna a tutti i costi scacciare. É innamorato della sua vicina e per la prima volta nella sua vita trova uno scopo per vivere: scappare con lei. Il film prosegue su questa linea seguendo le vicende dei due vicini e del giallo. L'omicidio infatti incombe su Hire, ma lui sembra sapere qualcosa che tuttavia non vuole dire... E quando si arriva alla fine tutto viene stravolto, tutto è inaspettato e il tutto diviene toccante, commovente e vi è una grande esplosione di emozioni.
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