Regia di Mark Robson vedi scheda film
Un sergente (Arthur Kennedy) dell'esercito americano, a seguito di un colpo d'arma da fuoco sparato da un cecchino, diventa cieco. Dopo un lungo periodo in ospedale, in cui proverà un forte disagio, per abituarsi alla grave menomazione, tornerà a casa per rivedere genitori e ragazza ma niente sarà come prima.
Mark Robson dirige con piglio melodrammatico una vicenda che, causa la sceneggiatura, scivola spesso nel pietismo e propone, alla fine, soluzioni fin troppo accomodanti.
Forse le scelte erano dovute al fatto che la guerra era finita da pochi anni e molti militari erano tornati dal fronte con ferite, sia nel corpo che ancor più nell'animo, insanabili e questo era un modo per far loro coraggio.
Il protagonista Arthur Kennedy ci sa fare come reduce tormentato da mille dubbi e da conflitti interiori: qui ottiene la prima di cinque candidature agli Oscar, tutte purtroppo terminate con una sconfitta.
Nella sequenza iniziale dell'agguato del cecchino, nella parte di uno dei due soldati insieme alla vittima appare fugacemente Rock Hudson.
Voto: 7. (visto in v.o.)
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