Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Ottimo poliziesco di Scorsese, con un cast stellare
A South Boston, il dipartimento di polizia dello stato del Massachusetts,entra in guerra con la criminalità organizzata. L'obiettivo sarebbe quello di sgominare il potente clan del boss mafioso irlandese Frank Costello,che sta tenendo in scacco la città, cercando di minarlo dall'interno. Per questo motivo, la giovane recluta, Billy Costigan,alias Di Caprio che proviene da zio mafioso e da madre di famiglia perbene, ragazzo tormentato e aggressivo, forte di un background familiare malavitoso, sceglierà di lavorare sotto copertura per incastrare proprio il gangster e la sua schiera di sgherri. Mentre un altro giovane poliziotto, cresciuto anch'esso per le strade di "Southie", Colin Sullivan,Damon, sotto la tutela, fin da piccolo, del boss Costello, il vecchio Nicholson, si arruolerà nella polizia di Boston,agendo come 'infiltrato del suo mentore nella stessa, allo scopo di anticiparne le mosse. A partire da questi presupposti si sviluppa una trama complessa, che gioca sottilmente sulle missioni speculari dei due poliziotti, costretti a scoprire le talpe. L'intreccio sullo schermo funziona bene,i due antagonisti non si incontrano mai, ma danno vita a una serie di colpi di scena, e regalano una massiccia dose di suspense. In questo contesto, operano, agenti dell'Fbi, doppi e tripli infiltrati, una psichiatra che va al letto sia col uno che con l’altro, poi un sergente molto zelante e una prostituta saggia
Un gangster movie teso e insanguinato come da tradizione. Un'alternanza di tradimenti e menzogne carica di un pathos narrativo pressante.
Ambientazione cupa, ambiguità di fondo e caratterizzazione estrema dei personaggi, il film dal cast stellare, è un ambizioso “excursus” sulla natura umana, malvagia molto o virtuosa poco.
Al brillante regista newyorchese interessa esplorare l’animo umano nelle sue espressioni più forti, nella dicotomia Bene/Male, le zone d'ombra in cui le due estremità si sovrappongono, convinto che sia difficile distinguere tra buoni e cattivi,l’ambivalenza del bene e del male, elementi insiti in ognuno di noi, la prevalenza di uno rispetto all’altra,è insita nell’indole, a prescindere dall'influenza dell'ambiente in cui si cresce e dell'educazione che si riceve.I due protagonisti potrebbero essere letti come le facce di una stessa medaglia: entrambi provenienti da realtà degradate, entrambi formati alla scuola del crimine, prendono però strade diverse e opposte. Scorsese gioca con le identità cancellate, vere o, piuttosto, presunte, in un’escalation di violenza e di morte ,per arrivare al massacro finale, forse anche inatteso e che lascia molti interrogativi sospesi.
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