Regia di Giuseppe Vari vedi scheda film
Terza ipotesi su…il titolo di questo film viene pronunciato dal commissari Adolfo Celi (sempre mitico anche se qui al minimo sindacale) in riferimento che le prime due piste e anche le più ovvie non sempre sono quelle corrette. Il film parte con i toni del film politico (e la presenza di Lou Castel che devolveva tutti i suoi compensi alla Repubblica Democratica Cinese è un buon indizio) ma presto vira all’erotico con 3 scene una appresso all’altra non molto spinte (in realtà il duo di fanatici di Nocturno ha scovato inserti hard girati dalla troupe e confermati dall’assistente regista) per poi definitivamente diventare un gialletto senza troppe idee. La sceneggiatura è minima, si capisce prestissimo chi è l’assissino a causa della pochezza (numerica e qualitativa) dei personaggi, e gli omicidi sono troppi e senza la minima tensione o violenza per renderli interessanti, rendendo il film inutilmente lungo e lento. Anche la colonna sonora ampiamente sotto la media dell’epoca in particolare mi ha lasciato basito la sigla, dopo un inizio ritmato da poliziottesco di colpo diventa musica da erotico seguendo Lou Castel e la sovrappeso attrice sulle spiagge di Ostia. Film a budget minimo e che purtroppo non riesce a nasconderlo,girato in 18 giorni ma che comunque ha nella sceneggiatura la mancanza più palese.
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