Regia di Giuseppe Vari vedi scheda film
Quarta ipotesi su un maldestro caso di imperfetta pellicola abominevole!
Fotografo professionista riprende, casualmente, la messa in scena di un (falso) suicidio: vittima un giudice. I negativi, al centro della narrazione, mettono in moto una serie di eventi culminanti anche nell'omicidio. Sembrerebbe un delitto di Mafia, ma...
Tremendo. Semplicemente inguardabile. Giuseppe Vari riesce a sprecare persino un cast che presenta, pur se limitato nel numero, almeno due o tre attori interessanti qui ridotti a mere macchiette, a cominciare da Lou Castel, che tratteggia maldestramente un fotografo privo di personalità, per poi proseguire con un Celi costretto a fare salti mortali (colpa una sceneggiatura al limite del ridicolo) per motivare "la terza ipotesi di una perfetta strategia criminale" (?!)...
Purtroppo il film difetta non solo per dialoghi e narrazione, ma anche nel ritmo. Qui frenato da una musica insolitamente (almeno per il periodo) scadente, e per elementi di sex & violence banali e mal gestiti. Anche gli inserti hardcore ad esempio (8 minuti circa riguardanti l'orgia ripresa da zio Fifì e la scena della ragazza di colore che balla nuda) non aggiungono nulla ad un film che azzera ogni emozione, anche la più elementare...
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