Regia di Carlo Campogalliani vedi scheda film
Il torto maggiore di questo film è di sembrare, con il neorealismo alle porte, di un'altra epoca, quella dei telefoni bianchi, delle contessine e dei principini. Però l'umorismo surreale e non sempre bonario di Macario (che purtroppo al cinema non ha mai saputo ripetere i successi ottenuti nella rivista) colpisce nel segno più d'una volta, sia quando pronuncia battute che sembrano provenire dalle sacrestie e dagli oratori ("professore, ha una ruota a terra" "oh bella, e dove dovrebbe stare, per aria?") sia quando sembrano anticipare l'irresistibile ed irrefrenabile maniera di Totò ("Signor preside, sia buono..." "Non sono il tuo preside, sono il tuo giustiziere!" "Signor giustiziere, sia buono...").
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